mercoledì 22 maggio 2013

Il Mercoledì di A.C.P. 22 Maggio


Il Mercoledi di A.C.P.

LA “CAMPAGNETTA”: GIOIE E DOLORI
Dopo più di un anno nella settimana appena passata siamo ritornati alla “Campagnetta”, sita tra Via Emilia e Corso Italia al fianco della chiesa Madonna Della Fiducia. Luogo molto importante per la Città di Taranto e anche molto importante per noi di ACP.
Li sono collocate le mura di cinta difensive della Città risalenti ai tempi degli Antichi Greci e soprattutto è collocato un pezzo della nostra storia come movimento.  Infatti proprio li Ammazza che Piazza ha iniziato ad ingrandirsi e a farsi conoscere nella città. Quando arrivammo nella seconda metà del 2011 quel luogo era lasciato al degrado completo, usato come discarica a cielo aperto e trascurato dall’incuria della gente e dal menefreghismo delle amministrazioni.  Una prima pulizia “veloce” e un paio di chiacchiere ci fecero capire che quel luogo così importante per la città doveva rinascere. Furono realizzati lavori di pulizia sia sul cemento sia nelle zone verdi limitrofe ai resti delle mura di cinta. Furono ripuliti tutti i muri, imbrattati da scritte imbarazzanti, e furono effettuati dei Murales da artisti giovanissimi del territorio tarantino inoltre furono piantati diversi alberi e fiori fiori. La “Campagnetta” iniziava a splendere come non mai. Sono state organizzate delle feste per coinvolgere tutto il quartiere con un buon riscontro. Anche i ragazzi che frequentavano abitualmente il posto, avevano capito che li doveva restare tutto pulito, tutto in ordine perché alla fine i primi a goderne di questi benefici erano proprio loro. 
Da allora la “Campagnetta” è diventato un luogo di ritrovo per i ragazzi e anche per i meno giovani. Proprio questa è stata la forza di ACP, aver portato di nuovo la gente nelle piazze, nei luoghi comuni a discutere e a scherzare, a portare il proprio cane a spasso, insomma quello che oramai con tutti i Social e tutti i mezzi di comunicazione non si fa più.
Ovviamente indimenticabili sono i momenti passati con nostro fratello Claudio che fu uno dei promotori di questo luogo e fu uno che si impegnò al massimo affinché tutto procedesse per il meglio con una tenacia e una grinta inimmaginabile. 
Giorno dopo giorno iniziammo anche noi a frequentare abitualmente il luogo perché si stava molto bene e soprattutto per cercare di parlare con più frequentatori 
possibili per far si che tutto rimanesse pulito.



Ovviamente alla fine della primavera 2012 con l’arrivo dell’estate iniziammo a frequentarla di meno tra organizzazione dell’evento del primo compleanno di Ammazza che Piazza prima e nuovi spazi da pulire dopo.


In settimana scorsa siamo ritornati a pulire gli spazi verdi dalle erbacce e abbiamo organizzato un nostro “blitz” di scope e rastrelli. Purtroppo al nostro arrivo non ci aspettavamo ciò che abbiamo visto. Ovviamente non era una discarica ma non era neanche la “Campagnetta” che avevamo lasciato, quella in cui  Claudio si vantava con tutti per averla realizzata insieme a noi. Cestini che traboccavano di rifiuti, e incuranza generale ci hanno fatto pensare che purtroppo ancora chi dovrebbe occuparsi realmente degli spazi pubblici, non viene sollecitato dalle nostre prese di coscienza e dalla nostra voglia di fare, facendo magari scoraggiare chi la frequenta. Noi ovviamente non demordiamo, anzi, andiamo avanti e facciamo capire a tutti che quei luoghi sono i nostri, di tutta la cittadinanza e che bisogna rispettarli al massimo. Dobbiamo capire che solo frequentando di più altra gente potremmo iniziare a uscire dal nostro orticello e guardare al futuro di questa città. Soprattutto noi giovani non possiamo restare fermi a non pensare e a non far nulla. Le alternative per questa città ci sono ! Il potenziale che offre questa città è vivo.! Magari saranno ancora tempi duri, perché ovviamente non si risolve tutto in pochi mesi però soprattutto la nostra esperienza di ACP, mi ha fatto capire che la gente  sta cercando di cooperare insieme, nel giusto, nel rispetto reciproco abbandonando la mentalità del “ce me ne futte a me”.  Interessiamoci della nostra Città, della nostra Storia, delle nostre Tradizioni, soprattutto ripartiamo dal nostro splendido mare e dalla nostra fantastica città vecchia. Molti ragazzi a Taranto ci credono in una svolta positiva per tutti i cittadini, e AMMAZZA CHE PIAZZA lo dimostra ogni giorno.

(Alessio R.)



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